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Il cardinale George chiede la fine dei raid dell'immigrazione Marzo 23rd, 2009

Sabato scorso, 21, il cardinale France George OMI, presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti, ha invitato la Casa Bianca di Obama a fine dei raid di immigrazione che stanno dividendo le famiglie. Ha sfidato l'attuale amministrazione a vivere con le sue promesse elettorali di cambiamento lavorando alla riforma dell'immigrazione.

Il cardinale George ha parlato davanti a diverse centinaia di persone che hanno partecipato a un forum di preghiera interreligioso all'interno della chiesa di Nostra Signora della Misericordia ad Albany Park a Chicago. Il forum è stato organizzato da sostenitori che chiedevano modifiche alla politica di immigrazione degli Stati Uniti. È stato organizzato in collaborazione con il rappresentante degli Stati Uniti Luis Gutierrez (D-IL) come parte di un tour di 17 città incentrato sull'immigrazione. Il cardinale George ha articolato la posizione della Chiesa cattolica sull'immigrazione come quella che non approva le persone che violano la legge, ma che crede che tutti meritino rispetto. Ha detto che la cessazione dei raid dimostrerebbe la sincerità dell'amministrazione agli elettori nella comunità degli immigrati.


Il cardinale George, OMI, scrive il presidente Obama, articola le priorità della Chiesa cattolica Gennaio 23rd, 2009

Il cardinale Francis George, OMI - in qualità di presidente della Conferenza episcopale cattolica degli Stati Uniti - ha scritto al presidente Obama consigliandogli di non "... invertire le attuali politiche contro la distruzione della vita umana non formata dal governo". (Scarica il PDF della lettera)

In una seconda lettera incentrata su una più ampia gamma di questioni, il cardinale George delinea i principi e le priorità che guidano gli sforzi di politica pubblica della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB). In essa delinea un'agenda per il dialogo e l'azione, ed esprime il desiderio di collaborare con la nuova Amministrazione “… per difendere la vita e la dignità umana e costruire una nazione di maggiore giustizia e un mondo in pace”. L'attenzione si concentra sui bisogni dei poveri, degli emarginati e dei non nati, e includeva un appello per il rinnovo di una leadership internazionale responsabile. (Scarica il PDF della lettera)

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