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I tamil sfollati non riescono ancora a riprendere la vita normale

Gennaio 21st, 2011

Questo articolo è stato preso dal sommario e-news, CathNews Asia.

Più di 320,000 cittadini sono sfollati, mentre gli ex rifugiati 190,000, tornati a casa dopo essere stati ospitati nei campi profughi - nelle ultime fasi del conflitto civile, conclusosi a maggio 2009 - richiedono urgentemente protezione e assistenza: gesuiti del Servizio dei rifugiati gesuiti (JRS Dice a Fides, che lavora nel nord e nell'est dello Sri Lanka, monitorando la situazione su base giornaliera, che "oggi è molto stressante, dato che è già durata più di due anni", affermano.

I gesuiti spiegano a Fides che, nonostante l'apparente pace, "nel nord e nell'est del Paese esistono ancora zone di alta sicurezza e i cittadini di quei luoghi continuano a vivere in modo precario, non sapendo quando l'emergenza e le forze armate la presenza finirà e quando potranno tornare ad un modo di vivere pacifico ".

Il JRS afferma che anche oggi, dopo la pace, "il governo sta investendo una considerevole quantità del bilancio nazionale per le spese militari e stanzia pochi fondi per l'assistenza e la sistematizzazione dei rifugiati nel conflitto. Allo stesso tempo, le agenzie umanitarie che dovrebbero fornire aiuti agli sfollati, subiscono gravi limitazioni e restrizioni alle loro operazioni ".

Uno dei problemi principali è l'eliminazione di tutta la zona, che durante la guerra era disseminata di esplosivi mortali. Attualmente queste aree costituiscono un serio pericolo per la popolazione: le agenzie umanitarie chiedono al governo di consentire urgentemente ai rifugiati di tornare alle loro case, dando la massima priorità alla bonifica. Ma data la situazione di stallo, l'accesso al cibo, ai servizi sociali, all'istruzione e ai trasporti in molte province rimane bloccato, la prevenzione della normale vita civile è impedita. Anche nei campi profughi istituiti dal governo, le ONG osservano che le condizioni di vita "sono inaccettabili", segnate dalla povertà, prive delle necessità di base e dei servizi sanitari ".

FONTE:

Sostegno per i rifugiati e gli ex rifugiati Tamil (Fides)

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