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I pastori della parrocchia oblata sostengono le popolazioni indigene in Amazzonia

8 Giugno 2009

I pastori oblati dell'America Latina, riuniti a Lima, in Perù, ad aprile 20-25, 2009, hanno pubblicato la seguente dichiarazione: Proteggendo e rispettando l'Amazzonia, proteggiamo gli indigeni. La dichiarazione è stata firmata da 41 Oblate e dai sacerdoti diocesani 2.

Proteggendo e rispettando l'Amazzonia, proteggiamo gli indigeni

1. Riconosciamo che le popolazioni indigene dell'Amazzonia costituiscono uno dei gruppi di umani più dimenticati, emarginati, sfruttati ed esclusi nella nostra società in cui i loro diritti sono trascurati e feriti dalla negligenza, dal disinteresse e dall'applicazione di politiche pubbliche da parte di alcuni governi che favoriscono modelli economici incompatibili con la cura della creazione, concretamente, dell'Amazzonia e dei popoli che vivono lì.

2. In America Latina, stanno cercando di consolidare un "sistema economico malvagio" (Documento di Aparecida 385), caratterizzato dalla ricerca della ricchezza e dall'approfondimento di una crisi economico-finanziaria mondiale che aggrava la povertà e la disuguaglianza dei nostri popoli ; la svalutazione della persona umana; l'aumento dell'ingiustizia sociale e della distruzione ecologica che minaccia l'esistenza stessa delle comunità indigene e contadine che vengono spogliate delle loro terre; violenza istituzionalizzata; corruzione; il maltrattamento delle persone; la criminalizzazione delle proteste; impunità; droga e traffico di droga; povertà urbana; migranti; la crisi idrica; l'alleanza dei mezzi di comunicazione con i potenti; consumismo e falsa pubblicità ...

3. Ci uniamo al richiamo della società civile e delle chiese che lavorano con le popolazioni indigene, in particolare l'appello per il totale rispetto della Convenzione 169 riguardante le popolazioni indigene e tribali nei paesi indipendenti, dall'Organizzazione internazionale del lavoro, nonché dagli Stati Uniti. Dichiarazione delle Nazioni sui diritti delle popolazioni indigene. In questi, il rispetto per la vita e le terre come proprietà ancestrali di questi popoli è chiaro.

4. Nel contesto del primo incontro latinoamericano dei pastori oblati, riaffermiamo la nostra presenza missionaria e profetica in queste diverse comunità - gli indigeni, i lavoratori agricoli, quelli di origine africana e gli impoveriti nei centri urbani, lasciando che "le nostre vite essere arricchiti dai poveri e dagli emarginati mentre lavoriamo con loro, perché possono farci ascoltare in modi nuovi il Vangelo che proclamiamo. (Regola 8a)

5. In questo compito, ascolteremo attentamente i loro valori profondi, la loro saggezza e le loro tradizioni culturali. Solleviamo la richiesta di una maggiore solidarietà con le lotte dei popoli indigeni per difendere la loro acqua, la loro terra e il loro diritto di esistere e godere di una vita dignitosa. Come Missionari Oblati di Maria Immacolata che lavorano in queste terre, ci uniamo a loro in tutte le loro dimostrazioni e affermiamo che fluiscono dal cuore dei nostri popoli.

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